Mostra fotografica di Francesca di Monte
Piano Terra di Palazzo delle Paure, Lecco
Sabato 24 e domenica 25 settembre.

Questi sono i miei migranti: uomini e donne che non sono nati in Italia ma che, per i motivi più disparati, l’hanno scelta, arrivando qui con una barca, con un furgone o prendendo un aereo. Vengono da tutto il mondo e quasi sempre sanno già che è in questo paese che staranno, qualcuno lo ha sempre percepito nell’eco dei racconti dei suoi genitori, a loro volta migranti, qualcun altro lo aveva intuito semplicemente sfogliando un libro. Hanno storie diverse tra loro, destini che si incrociano, a volte non si sfioreranno mai. Vite iniziate altrove e approdate in questo paese. Scelgono l’Italia per coltivarne la terra, per trarre ispirazione dalla sua luce o per perdersi nella profondità di un colore o dei modi di dire della sua lingua. C’è chi qui trova un frutto mai visto prima, chi il lavoro che nel suo paese non c’è. C’è chi scopre la libertà di poter camminare in un luogo aperto, senza pericoli, e chi, cresciuto a suon di samba e bossanova, rimane incantato dalla musica classica. Qualcuno non aveva un piano, qualcun altro è venuto per diventare un medico ma è diventato un maestro di tango. Tutti, alla fine, hanno scelto l’Italia. E mi raccontano perché.

Francesca di Monte, racconta per immagini da quando durante una lezione di educazione tecnica alle scuole medie, vede per la prima volta emergere una fotografia dal liquido di stampa. Comincia quindi a sperimentare con rullini in bianco e nero con la vecchia macchina fotografica del padre. Da sempre predilige l’esplorazione del mondo attraverso i ritratti ambientati, in cui il soggetto entra in relazione con il contesto in cui vive ma anche con il fotografo stesso.