Marco Albino Ferrari: uno sguardo sulle terre alte

Marco Albino Ferrari è una della figure più autorevoli nel panorama italiano della narrazione di montagna. Scrittore, giornalista e sceneggiatore, da anni dedica la sua carriera a esplorare, raccontare e valorizzare le terre alte, con uno sguardo che unisce passione per l’alpinismo, rigore storico e sensibilità letteraria. ll suo sguardo è sempre consapevole e ci invita alla ricerca di una nuova etica del camminare.
Negli anni Novanta inizia la sua collaborazione con alcune riviste periodiche, diventando redattore, e poco dopo direttore, della rivista Alps. Nello stesso periodo scrive sceneggiature per la Radio Svizzera e inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi.
Nel 2002 Ferrari fonda la rivista Meridiani Montagne, che ha una grande diffusione e diventa punto di riferimento per chi la montagna la ama e la vive.
L’attenzione di Ferrari per la triplice forza evocativa, storica e terrena della montagna è il perno dei numerosi libri di cui si fa autore e che spaziano tra il romanzo, la biografia e il reportage. Tra i suoi titoli più noti si possono citare La via incantata, Frêney 1961, Il sentiero degli eroi, e Alpi segrete. Le sue opere sono caratterizzate da una profonda ricerca storica e da una forte attenzione al rapporto tra uomo e natura, divenendo spesso un’occasione per riflettere sui cambiamenti climatici, l’abbandono delle terre alte, e le nuove sfide del turismo sostenibile.
L’attenzione alla dimensione umana e il suo rapporto con l’ambiente e il viaggio si ritrovano anche nei lavori di Ferrari per La Repubblica, Il Sole 24 Ore e National Geographic, dove presenta al grande pubblico storie leggendarie di personaggi poco conosciuti e paesaggi trascurati.
Tra le molte cose Ferrari è stato Direttore Editoriale e Responsabile Attività Culturali per il Club Alpino Italiano, di cui è anche socio onorario, e ha vinto diversi premi letterari e giornalistici.
Negli ultimi anni si è avvicinato a linguaggi alternativi alla stampa, portando la montagna a teatro. Gira l’Italia mettendo in scena monologhi teatrali che fondono musica, immagini e racconto e che rendono accessibile e coinvolgente la cultura alpina anche a un pubblico non specialistico.
Sabato 21 giugno alle 21.00, nella cornice di Aspettando Immagimondo, Ferrari porta a Lecco La montagna che vogliamo, un racconto con accompagnamento musicale dal vivo di Francesco Zago. Insieme, accompagneranno il pubblico in un viaggio che aprirà gli occhi. Mostrerà come la montagna, se si punterà a una nuova forma di comunitarismo basato sul senso della misura e sulla salvaguardia dell’ambiente, potrà rappresentare un nuovo modello di vita.
Seguirà il firmacopie dell’omonimo libro, uscito nella collana Le Vele di Einaudi.