Reading di poesia di Emiliano Cribari.
Errante è la storia di un uomo che cammina. Solo. Lungo tracce dimenticate. La sua casa è l’Appennino. Ama le voci – quelle antiche, lontane – tanto quanto i silenzi. E la foresta inestricabile e oscura tanto quanto l’alpe luminosa e dilatata. Qui, in questo assiduo e salmodiante peregrinare, sa che peso ha l’interno e l’intorno, in una costante tensione alla ricerca di un senso; lo trova in un muro, in un secchio, in un’esplosione raggiante di maggiociondolo, poi subito lo smarrisce. Cerca qualcosa che sia un inizio. Un indizio. Di una delle tante facce di Dio.
Errante sarà presto un libro di poesie e fotografie. Nel frattempo, è una ventata di parole, lette così – intime e nude – per emozione e voce sola di chi le ha concepite.