3 giugno 2024

Viaggio nelle sedi di Immagimondo 2024

Luoghi del Festival (1)

In attesa della 27^ edizione del Festival, che si terrà dal 4 al 13 ottobre, vi presentiamo le sedi in cui si svolgeranno le nostre iniziative, nella città di Lecco e nei dintorni.

Mettetevi alla prova: conoscete origini e curiosità dei palazzi e degli spazi espositivi “di casa”?

Palazzo delle Paure

Situato nel centro storico della città, il palazzo offre la veduta sul lungolago e sul campanile di S.Nicolò. Ormai è un elemento classico dello skyline di Lecco, con i suoi 3 piani signorili e la sua elegante torre che ospita l’ Osservatorio Alpinistico Lecchese. Al primo piano si trovano le mostre temporanee come il Capolavoro Per Lecco, mentre la collezione permanente di arte moderna e contemporanea è situata al secondo piano, accanto alla sala conferenze, insieme alla sezione di Grafica e Fotografia. 

Curiosità: Costruito all’inizio del secolo scorso con uno stile neo-medievale, l’edificio era la sede dell’Intendenza della Finanze, per cui i lecchesi, dovendo recarsi qui per pagare le tasse, gli diedero il nome di Palazzo delle Paure. Più tardi perse questa funzione per diventare persino una sede scolastica e solo recentemente (nel 2012) un polo museale, ma il nome caratteristico è rimasto. 

Palazzo del Commercio

Nel cuore di Lecco, in Piazza Garibaldi vicino al Teatro della Società e alla Banca di Lecco, troviamo il Palazzo del Commercio. Conosciuto anche come Palazzo Falck, questo edificio nasce inizialmente come una sede della Banca Popolare; la sua storia ha inizio tra 1900 e 1908, quando viene edificato su progetto dell’ingegnere Giuseppe Ongania. Con il suo stile architettonico, che si rifà a modelli rinascimentali ma con decorazioni in ferro battuto che rimandano al Liberty, aiuta sicuramente a ravvivare l’aspetto della piazza.

Nell’arco di più di un secolo, questo palazzo ha visto svariate destinazioni, passando dall’ospitare le Poste e la Pro Loco, all’essere la sede della Banca d’Italia e molto altro. Per più di trent’anni, sotto la gestione del comune, è stato un importantissimo centro culturale e politico, ospitando la maggior parte delle manifestazioni teatrali, conferenze e congressi.

CuriositàIl nome storico “Palazzo Falck” venne assegnato nel 1966, da parte del comune, il quale volle intitolare lo storico edificio ad un personaggio lecchese di grande rilevanza politica. Si decise quindi di rendere omaggio a Enrico Falck, senatore nato a Laorca nel 1899 da un’importante famiglia di industriali. La sua carriera fu lunga; fece parte del partito politico di Don Luigi Sturzo, si batté per l’unità europea ma fu anche presidente delle acciaierie di famiglia. Ciò che rende così nobile questo personaggio è anche la sua partecipazione alla Resistenza contro il fascismo, per la quale venne arrestato in più occasioni.

Torre Viscontea

Passeggiando per Piazza XX Settembre sicuramente vi sarà capitato di alzare gli occhi e notare una struttura in roccia, nascosta nell’angolo della piazza. Ebbene, quella è la Torre Viscontea, l’edificio più antico di Lecco. Si tratta di una torre di vedetta, quel che rimane del castello medievale costruito nel 1300 per volere di Azzone Visconti, in modo che fungesse da porta della città verso Milano.

Tutta la struttura acquista senso storico se si pensa che la città di Lecco era fortificata nel medioevo, ed alcune tracce della cinta muraria si trovano ancora oggi: è possibile vederle nei pressi della Basilica di San Nicolò, il cui campanile fu costruito su un torrione, e in via Bovara, sotto la biblioteca civica.

La Torre venne usata persino come carcere, e solo dagli anni ‘30 del XX secolo divenne un museo. Oggi è possibile visitarne i diversi piani, di cui quelli rialzati ospitano le mostre temporanee, mentre al piano terra è possibile fare un tuffo nel passato vedendo gli alloggi delle guardie.

Curiosità: la Torre è così importante per Lecco che fu citata persino da Manzoni, nel primo capitolo dei Promessi Sposi. L’autore descrive il castello, la guarnigione di soldati spagnoli che lo abitano e le malefatte che essi compiono sui poveri cittadini lecchesi, ricorrendo sempre ad una raffinata ironia.

Officina Badoni

Nel Parco del Broletto, nei pressi della stazione, si trova l’Officina Badoni: un edificio in stile neogotico dalla lunga storia profondamente legata al nostro territorio. Sicuramente per decenni non è stato nella sua forma migliore, ma recentemente ha preso nuova vita grazie alla Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus. Nel 2018 l’edificio è stato acquistato e negli scorsi anni ha subito degli importanti lavori di ristrutturazione che gli hanno donato un aspetto rinnovato e nuove prospettive!

Questo capannone, unica testimonianza del complesso industriale “Antonio Badoni”, da settembre 2024 verrà destinato alla comunità lecchese. I vari piani dell’edificio ospitano, oltre agli uffici della Fondazione e un bar, spazi per conferenze, corsi e allestimenti, offrendo alla città di Lecco un nuovo spazio di aggregazione e nuovi ambienti per attività di diversa natura.

Palazzo Belgiojoso

Questo edificio signorile nel rione di Castello è uno dei fiori all’occhiello della città di Lecco. Nella sua storia, che dura dal 1700, si sono succeduti molteplici proprietari, passando da nobili casate come gli Stampa fino alla Repubblica Cisalpina. 

L’architettura barocca e la caratteristica forma a U sono testimoni del passato signorile dell’edificio, mentre il giardino, spesso luogo di incontro e di gioco per bambini e ragazzi, è diventato uno dei parchi più frequentati della città. Oggi si possono ammirare nel complesso il Museo Archeologico, il Museo di Storia Naturale e il Museo Storico; è inoltre presente il Planetario Civico, che offre lezioni di astronomia, proiezioni del cosmo ed anche eventi speciali, ad esempio dedicati a Star Wars. 

Curiosità: proprio tra le stanze di questo palazzo potete trovare il Lariosauro. Al mostro acquatico nostrano è stata dedicata una sala nel museo di storia naturale, in cui si ricostruisce l’ambiente in cui viveva il sauro e le sue caratteristiche, oltre ovviamente al ritrovamento fossile.  

Otolab

L’edificio attualmente conosciuto come Otolab è più antico di quel che potrebbe sembrare: nasce alla fine del XIX secolo come capannone industriale dell’opificio OTO Metallurgica Rusconi. Si trova nel rione di Rancio, fuori dal centro cittadino, e la sua suggestiva posizione sulle sponde del Gerenzone è dovuta proprio alla sua origine industriale. Grazie ai suoi ampi open space distribuiti su due piani, è stato riqualificato per creare uno spazio polifunzionale dalle grandi potenzialità. Gli interventi di restauro hanno lasciato intatta l’estetica minimal e industriale che lo caratterizzava, mantenendo la sua autenticità ma rilanciando contemporaneamente l’immagine territoriale.

Lo spazio Otolab può essere visto come un simbolo del rinnovamento che la nostra città sta affrontando: affonda le sue radici nel passato del territorio di Lecco, ma guarda al futuro.

Sala Teatro del Nuovo Convegno Parrocchiale (Malgrate)

Costruito nel 1921 e adibito a oratorio maschile, l’edificio divenne in seguito un cinema-teatro. Tra il 1990 e il 2010 venne abbandonato e dopo il restauro del 2011-2012 è stato utilizzato come sede di corsi di teatro, sala conferenze e, occasionalmente, per delle proiezioni.

Da pochi mesi ha il suo primo direttore artistico, Paolo D’Anna, attore e scrittore che si è offerto come volontario per rilanciare lo spazio di proprietà della parrocchia: la sala, così come la terrazza esterna, saranno sede di un vero e proprio cartellone di eventi culturali.

Villa Canali (Civate)

Costruita dall’importante famiglia civatese Canali, da cui prende il nome, l’edificio è un importante centro culturale e di ritrovo per il paese, perché centralissima e soprattutto sede della biblioteca comunale, di una sala civica e dell’ambulatorio medico. Costruita nell’800, fu rilevata dal Comune di Civate, che la comprò dalla famiglia Canali solo negli anni ‘60, e divenne la sede delle scuole medie e Casa delle Associazioni. Nel biennio 2012/2014 ha subito un imponente opera di restauro, sia per quanto riguarda la struttura, che per quanto riguarda il giardino antistante. Da quel momento Villa Canali ha aperto definitivamente al pubblico e oggi è sede di eventi privati, pubblici, e soprattutto culturali.

Teatro “De Andrè” (Mandello del Lario)

Lo storico teatro di Mandello del Lario si trova nel cuore pulsante della cittadina, proprio accanto al Municipio, vicino alla stazione e ai locali più frequentati dai mandellesi. Entrando in Piazza Leonardo da Vinci, accolti dalla statua del celeberrimo Carlo Guzzi, troviamo l’edificio sulla sinistra. Pur sembrando un comune teatro di provincia, offre un programma ricco e di qualità che include rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali. Sul palco del “De Andrè” si sono esibiti, tra gli altri, Milena Vukotic, Paolo Cevoli e Marina Massironi.

Vi aspettiamo a Immagimondo dal 4 al 13 ottobre!

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